Libro Fotografico: “Sottopelle” di Paolo Sollazzo Edizione Graffiti
“Sono stato in India, e una notte in sogno tutte le immagini, i volti, i colori, le sensazioni di quel viaggio sono tornate. Confuse, sfumate nel ricordo, ma vivide, potenti sono emerse dalla nebbia che le circonda nel ricordo”. Così si potrebbe raccontare in un flash “Sottopelle”, l’ultimo lavoro di Paolo Sollazzo, il fotografo che ci ha abituato a sempre nuove e piacevoli sorprese. Graffiti, lo ha raccolto e pubblicato in questo bel volume di oltre cento pagine. 90 tavole tutte a colori a raccontare due viaggi nel continente indiano. Un incontro sconvolgente, per le emozioni che ha provocato nell’autore, e che traspaiono da ciascuna delle fotografie pubblicate. Il colore dirompente, violento è protagonista, non di meno lo sono le persone, donne, bambini, anziani, i riti, le scene di vita quotidiana, il lavoro. Con “Sottopelle” torna lo stile personalissimo di Sollazzo, lo sfumato a volte anche estremo, che è una nuova cifra del racconto fotografico ed è anche la nuova avanguardia di questa forma di arte. Una sfida che la Casa Editrice Graffiti ha ancora una volta raccolto, e che promette di essere vincente, visti i successi, anche a livello internazionale, ottenuti dai lavori precedenti di Sollazzo. “Sottopelle”, come “Dissolvenze” e “Mongolia – Taccuino di Silenzi” propone un’arte diversa, non fotografia soltanto, non dipinto, ma sogno, immaginazione. Ci impone di guardare con occhi nuovi, di abituarci ad incontri fuggevoli, a imparare a conoscere al di là dell’apparenza, per arrivare all’anima del fotografato, sia esso una persona, un gruppo di persone un paesaggio, un rito. Potenti e inaspettate, fortissime sono le immagini nitide che emergono all’improvviso dallo sfumato e ti colpiscono con forza. Che ogni scatto sia frutto di una emozione lo testimoniano le poesie, le brevi riflessioni del fotografo che affiancano alcune immagini, anche questa cifra particolare dello stile Sollazzo, è presente in ogni suo lavoro.